La sua ricchissima storia, che la vede alle origini città greca dal nome di
Bisanzio (greco antico, Βυζάντιον), poi capitale dell'
Impero Romano d'Oriente col nome di
Costantinopoli (latino, Constantinopolis) e infine capitale dell'
Impero Ottomano con il nome turco di İstanbul, ha lasciato notevoli testimonianze archeologiche e architettoniche che la rendono anche un centro turistico di rilevanza mondiale.
Secondo un aneddoto il nome attuale deriva da una circostanza curiosa: quando i turchi alla conquista dell'
Anatolia chiedevano ai greci dove fosse "la città" ricevevano come risposta, senza capirne il significato
Isten polis, cioè "quella è la città", che finì per diventare il nome equivocato di Costantinopoli. Più probabilmente deriva da un'enfatizzazione della parola "città" per indicarla come la "città" per antonomasia, in analogia con la parola Urbe (o -in latino- "Urbs") con cui si indica Roma. Il nome Istanbul le venne dato ufficialmente solo attorno al
1930.
Il nome dell'odierna Istanbul comunque riflette, nel corso dei secoli, il succedersi delle civiltà che ne hanno segnato la storia. Fondata dai coloni greci di
Megara, nel
667 a.C., viene chiamata originariamente Βυζάντιον (
Byzántion) in onore del loro re Byzantas. Sarà dunque
Byzantium in
latino e successivamente
Bisanzio in
italiano.
Il nome greco di Κωνσταντινούπολις (
Konstantinoupolis), da cui il latino
Constantinopolis e l'italiano
Costantinopoli, significa "Città di Costantino". Tale nome le fu dato in onore dell'imperatore romano
Costantino I quando la città divenne capitale dell'
impero romano, l'
11 maggio dell'anno
330. Costantino la ribattezzò
Nova Roma, ma questa denominazione non entrò mai nell'uso comune, sebbene ancora oggi la denominazione ufficiale secondo la
Chiesa ortodossa e il Patriarcato Ecumenico sia "Costantinopoli Nuova Roma". Costantinopoli divenne successivamente la capitale dell'
Impero Bizantino fino a quando, nel
1453, venne
espugnata dai
Turchi Ottomani.
Il nome
"Istanbul" potrebbe derivare dalla frase greca medievale "εἰς τὴν Πόλιν" (da leggersi con la pronuncia "istimˈbolin"), oppure da quella in dialetto ionico "εἰς τὰν Πόλιν" (pron. "istamˈbolin"), che significa "alla Città" o "nella Città"
[4]. In questo modo i Greci si riferivano alla
Città delle Città, come Costantinopoli era conosciuta durante l'era bizantina e successivamente. Più probabilmente è una semplice corruzione del greco [Kon]
stan[inou]
pol dove "pol" è diventato "bul" come anche in altri adattamenti di nomi greci contenenti il termine "polis" e con l'aggiunta del prefisso "I-"; esempi sono le città di
Smirne e di
Nicea, diventate Izmir ed Iznik e Gelibolu, in greco Kallipolis. Il nome
Stambul era di uso corrente nell'Ottocento.
La fondazione di Bisanzio, da parte dei coloni
greci di
Megara, risale al
667 a.C. Grazie alla posizione di controllo sul
Bosforo, la città si sviluppò in breve tempo tanto da diventare oggetto di contesa durante le
guerre del Peloponneso.
Dopo essersi schierata con
Pescennio Nigro contro il vittorioso
Settimio Severo, la città fu assediata e largamente distrutta fra il
193 e il
195. Nel
196 Bisanzio entrò a far parte dell'
impero romano e fu ricostruita dallo stesso
Settimio Severo, divenuto Imperatore, riottenendo rapidamente la sua precedente prosperitLa posizione strategica di Bisanzio attrasse anche l'imperatore
Costantino I che, l'
11 maggio 330, la rifondò come "Nova Roma" (ma presto prese invece il nome di Costantinopoli), secondo la leggenda dopo un sogno profetico nel quale gli veniva indicato il posto dove stabilire la città. Costantino costruì un numero impressionante di palazzi, chiese, luoghi di divertimento, tra cui il famoso circo dove si svolgevano anche cerimonie e che vedrà sommosse e assemblee popolari. La città continuò a crescere anche dopo Costantino, nell'arco di un secolo furono costruite nuove mura che quasi raddoppiarono la superficie della città.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la posizione strategica di Costantinopoli avrebbe continuato a giocare un ruolo importante come punto di passaggio fra due continenti (
Europa e
Asia), e successivamente un polo d'attrazione per l'
Africa ed altri paesi dal punto di vista commerciale, culturale e diplomatico. Costantinopoli controllò per lungo tempo le rotte fra Asia ed Europa, così come il passaggio dal
Mar Mediterraneo al
Mar Nero.
A Costantinopoli nasce ciò che è considerato il fondamento del diritto romano, il
Corpus Iuris Civilis, voluto da
Giustiniano tra il
528 e il
565.
Durante il medioevo, Costantinopoli fu la più grande e ricca città d'
Europa: si pensa che nel X secolo potesse avere fino a un milione di abitanti. La maggior basilica costantiniana,
Hagia Sophia (Divina Sapienza), monumento di estrema rilevanza
architettonica dedicato alla Divina Sapienza, da sempre centro religioso della città, diventa il centro della cristianità greco-ortodossa. Nonostante le aspre lotte interne per il potere e la scarsa autorità individuale dell'imperatore, l'oligarchia bizantina mantenne una stabile struttura politica durante i quasi mille anni dell'impero.
Dotata di un notevole impianto di fortificazioni, la città rimase per secoli inespugnata, fino al
1204, quando venne saccheggiata dagli eserciti della
quarta crociata che instaurò per circa un secolo "L'
impero latino". Per Costantinopoli era iniziato il suo declino. Il
29 maggio 1453, la città cadde in mano ai Turchi ottomani guidati da
Maometto II il Conquistatore (
Fatih ), che ne fece la capitale dell'
Impero Ottomano. La
caduta di Costantinopoli, e quindi la fine dell'
Impero Romano d'Oriente, è indicata talvolta come l'evento che convenzionalmente chiude il
medioevo e inizia l'
evo moderno. Sotto i
sultani ottomani, Costantinopoli ritrovò un nuovo periodo di splendore, diventando sede
de facto del
califfato nel
1517, ma mantenendo la sede del
Patriarcato Greco-Ortodosso (nonostante la forzata conversione della
Basilica di Santa Sofia in moschea) e in generale il carattere cosmopolita che la caratterizzò nei secoli precedenti. Il XVI secolo segnò l'apice del potere ottomano. A questo secolo risale la costruzione delle più importanti
moschee della città: Beyazit, Suleymaniye (la più grande moschea di Istanbul), Sultan Ahmet e Fatih.
L'impero ottomano, sconfitto durante la
prima guerra mondiale, finì ufficialmente il
1º novembre 1922. Quando nel
1923 fu fondata la Repubblica di
Turchia, la capitale venne spostata da Istanbul ad
Ankara. In un primo tempo trascurata in favore della nuova capitale, Istanbul passò attraverso un periodo di grande
trasformazione negli anni
'50 e
'60. Prima degli anni '60,